venerdì 31 ottobre 2008

Animali domestici

Attualmente ne sono sprovvisto, ma ho avuto 17 gatti e un paio di canarini.

Ufficialmente non avrei dovuto avere neppure un gatto, al mio Augusto Genitore non piacciono e non vuole animali in casa, ma dove abitavo prima c'era un bel terrazzo con giardino e quindi era un attimo ritrovarsi con una palletta di pelo miagolante davanti la porta.

I canarini non erano trovatelli :asd:, ma un amico di famiglia, evidentemente ansioso di liberarsene, ce ne regalò, credo verso la terza media, una coppia; un maschio e una femmina.

Il maschio era più socievole e quindi lo lasciavamo svolazzare in casa, quando il gatto "di casa", all'epoca ne avevamo tre (uno domestico, uno pazzo, e la madre di questi due la quale  non era  particolarmente socievole), non era con noi.

Un bel dì la femmina decide di eliminare fisicamente il compagno, ho scoperto dopo il perchè di questo comportamento, e ricordo che provammo anche a separarli ma il maschio tirò gli ultimi e la femmina rimase con noi per altri 15 anni; probabilmente sperava che le dessimo un altro compagno, ma decidemmo che uno era abbastanza.

Il primo gatto di casa, e quello che è rimasto con noi per tutto il tempo che siamo rimasti in quell'appartamento, era un bel gattone nero, chiamato, ovviamente, Nero (eravamo piccoli...abbiate pazienza :asd:) e fu anche il primo a tentare l'assalto alla gabbietta della canarina; ogni gatto che ho avuto ha provato a mangiarsi, o forse solo a giocarci un po', la canarina che strillava come un'aquila e aveva unghie lunghissime e flessibili...non sapevamo che bisognasse tagliargliele.

Ricordo che d'estate mettevamo la canarina fuori in terrazzo; appendevamo la gabbietta a una catena, fissata al balcone del piano di sopra, e la lasciavamo fuori in modo che la canarina facesse il bagno, si godesse il sole...dopo circa dieci minuti che era fuori si iniziava a sentire i suoi "cip" allarmati in quanto la gabbia veniva, puntualmente, accerchiata dai nostri gatti o anche da gatti che passavano di lì per caso. Una volta, dopo aver sentito l'allarme della canarina, sono uscito e ho visto la gabbia dondolante con sopra un bel gattone che cercava di capire come fare a mettere le zampe all'interno.

Starei qui ancora a scrivere delle mie bestiole, ma si suppone ch'io stamane produca, quindi il resto lo scriverò nelle puntate seguenti...

giovedì 30 ottobre 2008

Di mollette e stendini

Non so da voi, ma qui stanotte, e anche stamane, c'era un vento che portava via; acquisiamo questa affermazione come dato di fatto e andiamo vanti...ma ricordiamocene :asd:

La mia Augusta Genitrice usa stendere fuori la biancherie e quando, come era il caso di ieri, il cielo è nuvoloso e minaccia pioggia, copre i panni con dei cellophan e con le mollette assicura la copertina allo stendino (che è sua volta legato alla ringhiera); la mia Augusta Genitrice adora le mollette, ne ha una serie infinita e ogni tante ne compra qualcuna solo perchè, magari, hanno un bel colore.

Ieri sera siamo andati a dormire con lo stendino assicurato alla rinchiera e coi panni impermeabilizzati, ma verso l'una e mezza sento dei colpi sulla ringhiera; inutile voltare gallone perchè il rumore era persistente.

Ho aperto le finestre e ho viste che le preziose mollette sbattevano sulla ringhiera, sono dovuto uscire due volte per individuare tutte e cinque le mollette che danzavano al vento.

Quando ho finito l'Augusto Genitore, che si era quasi svegliato, mi chiede: "stavi pulendo il balcone?" e poi ha ripreso a dormire beato.

Mi domando se, incosciamente, mi ritiene sufficientemente fissato da rendere plausibile l'idea che mi possa mettere a pulire il balcone all'una e mezza di notte :asd:

Stasera corso e questa volta faccio il percorso inverso, voglio evitare di perdermi nel centro di Reggio Emilia...comunque sono dell'idea che sul reggiano gravi un possente incantesimo confundus che mi fa perdere :asd:

...

mercoledì 29 ottobre 2008

Casa a Borgo qui Vicino

Finalmente abbiamo fatto le foto alla casa liberty a Borgo qui Vicino nella quale dobbiamo intervenire; teoricamente dovremmo fare un simpatico, minimo, ampliamento in "stile"...insomma niente protuberanze in ferro e vetro, o in mattone faccia vista con muri inclinati e faccende simili.

Per questo lavoro mi sono documentato guardando l'architettura di Otto Wagner, la Secessione viennese, le architetture parigine degli anni '20 e '30, un po' di Gaudì che non fa mai male e poi tanto tanto arredamento e fotografie di stilemi decorativi delle case di Acquasalsa (che vanta un numero elevato di ville liberty e déco); una certa mole di ricerca dalla quale ho desunto un po' di decorazioni pittoriche, applicazioni di ceramiche e varie altre cose.

A cosa mi servirà tutto ciò? Temo a nulla.

La casa di Borgo qui Vicino è praticamente un parallelepipedo con attaccato un altro parallepipedo, del vano scala, il tutto dipinto con un sobrio verde marcio.

Non c'è uno straccio di decorazione neppure a pagarlo, nessun ricciolo, niente volute, neppure un caulicolo o una foglia di acanto abbandonate lì per sbaglio; l'unica decorazione è un rilievo, assolutamente squadrato, che borda tutte le finestre che è stato tinto in un "piacevole" ocra.

La prima cosa che si farà è quella di cambiare colore, e poi ci inventeremo qualcosa; d'altronde l'Arch. SB me l'aveva detto di non aspettarmi granchè...scemo io che come sento liberty penso a una profusione di volute, decorazioni e a facciate preziose

martedì 28 ottobre 2008

Corso a Reggio Emilia

La settimana scorsa ho iniziato un corso di Revit in quel di Reggio Emilia.

Due giorni la settimana, a bordo della "polideuce mobile", raggiungo Reggio Emilia pronto per imparare qualcosa di nuovo; alla prima lezione sono però arrivato in ritardo.

Generalmente parto sempre con largo anticipo e anche questa volta sono partito un'ora e mezza prima da casa e sino alle porte della città ero, quasi, in orario con la tabella di marcia.

Una volta entrato in Reggio sono inziati i problemi.

Mi ero stampato la mia bella mappetta e sapevo di dover voltare a destra su via Inghilterra, ma la mia svolta, in una bellissima rotatoria, era chiusa e non vi era uno straccio di cartello di indicazione; nel dubbio sono andato dritto e così mi sono, ovviamente, perso.

Grazie alla cortesia di un gommista, ancora aperto a quell'ora, sono riuscito ad avere un po' di indicazioni e a raggiungere l'aula con mezz'ora abbondante di ritardo.

Stasera dove tornare e pensavo di dotarmi di navigatore, peccato che il navigatore caslingo abbia una qualche sindrome che gli impedisce di sentire il segnale GPS...ho delle mappe nuove appena stampate, belle grandi e visibili con segnato il percorso dalla via Chopin e, per ovviare al traffico, partirò presto; se non incontrò singolarità dovrei arrivare puntuale.

Al rientro mi fermerò al Vampyria per una veloce cena e un po' di chiacchiere.

Prove tecniche di trasmissione

Alla fine anche io mi doto di blog, la cui utilità è ancora tutta da vedere...ma uno più uno meno.

Nessuna dichiarazione di intenti, posto quando ho qualcosa da dire, quando ne ho voglia etcc...intanto vedo di capire come funziona :)