venerdì 21 novembre 2008

Occhiali e neuroni assenteisti

Come ben sapete, sono abbastanza miope e, pur non meritandomi il titolo di "Cieco di Acqua Salsa", senza occhiali non vedo nulla.
Il mio primo paio di occhiali, che ho ancora da qualche parte, lo misi all'età di sei anni; ovviamente nel tempo ho cambiato lenti e montatura e, durante l'adolescenza, ho avuto un paio di lenti grandi come padelle, un po' come sono tornati di moda oggi, ma erano gli anni '80 e lo stile imponeva di avere un paio di parabole sugli occhi per prendere Capodistria.
Senza occhiali rischio, probabilmente, di non arrivare vivo in fondo alla via.
Stamane, dopo colazione e le consuete abluzioni mattutine, esco per andare al lavoro e quando, una volta giunto in fondo alle scale, cerco il pulsante per aprire il portone mi accorgo che il pulsante manca; mi ci sono voluti ben due minuti per realizzare che non era il pulsante ad essere sparito, ma ero io che non mi ero messo gli occhiali e così il punsate, bianco, tendeva a confondersi col tinteggio, anch'esso bianco, del vano scala...stamane dovevo avere i neuroni ancora a letto.
Sarebbe stato divertente però trovarmi obbligato a usare gli occhiali da sole, l'unico paio da vista che ho sempre con me, per disegnare col CAD; avrei faticato moltissimo, ma arei avuto un'aria molto "mortaccina" :asd:

2 commenti:

Anonimo ha detto...

pensa a quanto timore reverenziale avresti suscitato in Vento? ;-)

Fenixia

Polideuce ha detto...

stamane il porello doveva chiedermi qualcosa e si è timidamente approcciato con circospezione; mi scriverò "Tifeo" sulla scrivania, o metterò un cartello con scritto "maneggiare con cura" :asd:
Gli ho anche dato una risposta brusca perchè ha fatto una domanda stupida...un po' carogna mi sento :asd: