venerdì 29 maggio 2009

Letture 2

Io vi frantumerò gli zebedei sino a quando non avrò ultimato "twilight"; sappiatelo :asd:

ATTENZIONE...possibile carrettata di spoiler

Dopo cento cinquanta pagine di questi due che tubano un po' ovunque e non accade nulla, dove i dialoghi sono tutti del tipo: "ti amo, ma sono pericoloso", "ma io non ho paura" "e allora ti faccio paura ma poi ti consolo" e dove lei inciampa ogni tre per due e ribadisce in ogni possibile occasione, appropriata o a sproposito poco importa, quanto lui sia bello in modo tale da smerigliare gli specchi e polverizzare con un battito di ciglia la masquerade, lui finalmente la porta a conoscere i suoi.

Pare di entrare nello spot Mulino Bianco: sono tutti felici, tranne un paio di personaggi, che tanto sono apparsi giusto di sfuggita e hanno ancora meno spessore degli inesistenti personaggi secondari, di incotrare la compagna umana del baldo vampiro che racconto alla nostra eroina, che per miracolo non inciampa o sbatte da qualche parte, la vicenda del capostipite dell'allegra famiglia.

ah! il capostipite ha anche una compagna la quale non ha neppure una mezza riga in tutto il romanzo...oddio; magari ha detto "ciao" alla protagonista una volta è m'è sfuggita, ma per lei non si può neppure parlare di sagoma di cartone, è giusto una suggestione; però ha un nome e cognome, quindi non è quella che muore per dimostrare che la situazione è critica.

Il Bello decide, dopo averne avuto l'assenso, di raccontare alla Bella la storia del capostipite; una mia amica riteneva che, magari, li scegliessero appositamente belli belli in modo assurdo in modo da avere una genia di vampiri che non necessitasse di concorsi di bellezza...son tutti belli uguali e questo avrebbe dato a questi vampiri una certa dignità, insomma qualcosa di plausibile; invece niente...tiè.

Il Capostipite vieve vampirizzato perchè passava di lì, in modo assolutamente casuale; una folla insegue un vampiro, nella Londra del XVII°, credo, che, non si sa perchè, non s' è nutrito (ma come fai a non nurtriti in un postaccio come una città popolata di disperati, senza casa, e abbandonati a sè stessi?), il Capostipite corre più veloce degli altri, il vampiro si gira e lo mozzica...e quindi non ho ben capito come si faccia a diventare vampiri in questo universo; basta la parola? mah...mistero.

Il protagonista viene vampirizzato perchè il Capostipite si sentiva solo, il Bello stava tirando il calzino et voilà! ma il Capostipite non aveva una compagna? forse l'ha vampirizzata prima; mentre non guardavo...quindi nell'universo di "twilight" diventare vampiro è meglio di una seduta dal chirurgo plastico e si diventa così belli da far girare verso di voi anche i sassi.

Altra cosa fantastica: sti vampiri potrebbero fare una squadra di supereroi.

C'è il telepate, la veggente, che come dono collaterale prevede anche il tempo che fa sempre comodo se alla luce del sole sei meglio del Faro di Alessandria, colui che persuade e il forzuto...non parla ancora di liocorni, ma mi aspetto che possano spuntare all'improvviso.

Non dirò nulla delle abitudini alimentari di questi vampiri, che ricordiamolo sono diversi dai loro consimili, posso dire però che, in questo universo, l'estinzione dei Dodo assume tutte altre tonalità.

Ho chiuso il libro con la minaccia di leggere di una imbarazzantissima partita.

2 commenti:

Samara ha detto...

e' un tripudio di vaccate 'sto libro :-D
e si'.. la partita e' imbarazzante ;-)

Polideuce ha detto...

bene! le premesse di sono tutte per qualcosa di veramente comico :asd:
Tutto sommato vale la pena di leggerlo ;)