domenica 2 agosto 2009

Gita fuori porta

Attualmente sono un po' cotto e intendo ottemperare al programma che ho stabilito per questa domenica pomeriggio senza indugio alcuno; volevo però mettere le foto della gita fuori porta mattutina...decisamente mattutina :asd:.
Al momento metto quindi solo le foto e poco altro, poi domani, se ne avrò il tempo, implementerò il post con anche alcune notizie sui vari posti.
Ho comunque deciso di promuovere Cinzia per il suo indefesso impegno nel promuovere la carraia come via di vita, e quindi da oggi è divenuta: Martire Cinzia Carraiofila Nostra Signora delle Carraie...

Vernasca
La prima tappa del viaggio è stata la ridente cittadina di Vernasca e mi ci sono recato per vedere ciò che resta, solo la parte absidale, dell'antica pieve romanica dedicata a S. Colombano, o Columcill; la cosa mi ha lasciato un po' cogitabondo in quanto questo il culto di questo santo è tipico dell'Iralnda. Ero a conoscenza della chiesa ad esso dedicata a Bobbio, credo, ma ignoravo che vi fosse un centro di culto così vicino.
Pozzolo
Credo si tratti di una frazione di Bore ed è particolarmente significativa, non tanto per la chiesa in sè, particolarmente disadorna e con poche raffigurazioni, forse, settecentesche, seppur la chiesa mantiere intatta un'aura invidiabile di frequentazione assidua e devozione, quanto per il gigantesco ofiolite, ad essa paragonato, sulla quale è stata costruita la chiesa che, da lontano, sembra esserne persino schiacciata. Avevo letto, sul sito del comune di Gropparello il cui castello fronteggia un altro ampio ofiolite, che qust'ultimo fosse usato in epoca gentile dai Celti per culti non ben identificati; mi domando se la devozione popolare, a Pozzolo, non abbia sentito il bisogno di mondare la roccia da demoni di dubbia origine. Per arrivare alla Chiesa si passa davanti un interessante cartello che narra di come i partigiani alla macchia, privi di munizione, avessere tenuto un concilio a Pozzolo nel quale presero la decisione di arrendersi a seguito della quale, purtroppo per loro, si aprirono i treni diretti nei campi tedeschi e polacchi

Castellaro
Qui ci si arriva solo e soltanto se si ha l'occhio pronto a scrutare ogni singolo cartello colorato di giallo o di marrone. Per quanto l'aspetto cadente e anonimo possa trarre in inganno si tratta di una pieve del 1100 che al momento è, seppure sigillata, abbandonata a sè stessa al suo lento decadere. Non so assolutamente come sia dentro ma non vi sono evidenti segni di restauri recenti e gli edifici, in verità solo un paio e vi sono tracce di un terzo, sono cadenti o fatiscenti, Confesso che sino ad oggi non avevo neppure idea che questa chiesa esistesse...spero di aver azzecato il nome del posto

Golaso
Questo castello si trova alle porte di Varsi venendo da Bore; ho fatto pochissime foto, solo due, malgrado il castello sia visitabile ma, essendo che si tratta di un bed and breackfast, la visita deve essere prenotata. In rete ne ho letto molto bene e quinid ci tornerò, data comunque la vicinanza, e aspettatevi quindi moltissime foto.

Varsi
Prima di leggerne sui libri per me Varsi era semplicemente un paese di montagna dal quale giungeva un mio compagno di classe, invero una persona che mi era, e la cosa era reciproca, del tutto indifferente. Il paese ha un castello, evidenziato dalla presenza di tre torri, ma doveva sicuramente esisterne una quarta che probabilmente è caduta nel tempo, che, mi è parso di capire, è proprietà privata per la maggior parte. Mi sono però limitato a guardare da fuori e non ho preso informazioni sulla possibilità o meno di una visita al maniero; non ho neppure messo il naso dentro la Chiesa, c'era la messa e sentivo troppo forte il bisogno del cloridrato di chinino; ho comunque dovuto ripiegare su dell'acqua brillante in un bar nel quale parlavano solo dialetto...i proprietari però avevano anche un buon italiano, non so se parlassere anche inglese, di certo c'erano i cartelli bilinque; qui ad Acqua Salsa i cartelli bilingue non ci sono...alla faccia del paese turistico.

Serravalle
Non si tratta del paese lombardo con l'outlet, ma di un piccolo centro, credo che dipenda da Varsi, nel quale è possibile trovare un bel complesso plebano composto da un chiesetta, del 1100 credo, anche se rifatta probabilmente nel XIV o XV secolo, e da un battistero dell' VIII davvero molto bello. A piante ottagonale, in quanto l'otto simboleggia, secondo S. Ambrogio, se ricordo il santo giusto che formulò questa teoria, la rinascita alla vita eterna, il battistero è piccolo e cotruito con una bellissima pietra gialla; ovvimente non è visitabile, ma le monofore che illuminano l'interno sono all'altezza della Provinciale e quindi, se si è fortunati con la luce, si può sbirciare all'interno.
Pare che all'interrno, esclusi alcuni modesti e moderni arredi sacri, vi siano alcune lesene, forse vi sono delle pache che corrono lungo i lati dell'ottagono, ma non ci giurerei, c'è comunque, e si vede, una bellissima, molto semplice e pulita nel disegno, fonte battesimale in una pietra bianchissima; sicuramente l'interno non è opulento e meraviglioso quanto il battistero di Parma, ma nella sua semplicità questo battistero ha un suo fascino notevole.

Come sempre su picasa ci sono più foto e di alcune vado particolarmente fiero :)

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