domenica 22 novembre 2009

Breaking dawn

Ieri, stanco di trascinarmi da tempo immemorabile questa lettura che, come sabbie mobili, mi ha impastoiato, ho finalmente finito questo libro.
Mi piacerebbe farne una distorsione carina e divertente, ma chiuso il volume, per altro ultimato velocissimamente, per limitare i danni, usando la tecnica "un tanto al chilo", ovvero un po' di righe ogni tanto, permane una sensazione opprimente di noia incomparabile e di inutilità che consola.
Un po' ne avevo già parlato; tutto il libro narra della gravidanza della protagonista, che, per fortuna, dura pochi giorni ma una ingiustificata quantità di pagine tale per cui c'è da rimanerci secchi.
Mentre lei pare tenga nell'utero "alien", la vicenda viene raccontata da Jacob che potrebbe anche costituire una piacevole variazione, e magari anche un miglioramento, ma dato che l'autrice, purtroppo, non è cambiata, il libro si trascina per centinaia di pagine nelle quali Jacob dice: quanto sia sfortunato, ama Bella ma lei non se lo fila, ha lasciato la compagnia di Sam per lei e lei non se lo fila, sopporta la licantropo che ama Sam ma è amareggiata perchè lui ha avuto l'imprinting con un'altra e Bella non lo fila, è preoccupato per il cadetto entusiasta perchè è giovane e potrebbe farsi male e Bella non se lo fila...insomma una teoria di lamentazioni che dura ininterrottamente da pagina 13 a pagina 327; una noia mortale!
Poi torniamo al punto di vista di Bella e la cosa peggiora, per quanto incredibile possa essere, ulteriormente in modo drastico.
Finalmente Bella ha partorito l'"alien" che si rivela essere una mezzosangue bellina, bellina, bellina; taaaanto caruccia lei, che parla col papà telepaticamente, perchè ovviamente essendo un neonato ha pensieri perfettamente coerenti, logici e formati.
Per salvare Bella la vampirizzano iniettandole il veleno direttamente nel cuore e lei diventa bellissima, agilissima, aggraziatissima e una serie di "issimi" a piacere a seguire.
Ovviamente si controlla benissimo, non uccide nessuno, eccetto i puma che pare a Forks siano più numerosi degli acari della polvere, e tutti si stupiscono del suo autocontrollo e lei si schernisce; poi la Meyer si accorge che da un bel po' di pagine non ripete alcune cose che a lei stanno care e così, con gli occhi di Bella ci dice quanto Edward sia fantastico e molto più bello ora che Bella lo guarda da vampiro che non prima...insomma altra noia aggiunta.
Nell'ultima parte una vampira passa di lì e denuncia ai Volturi la presenza della pargoletta figlia di Bella, così si scrostano da Volterra e iniziano un processo farsa nel quale compaiono un po' di gente da comò notte bassetti a uno che passava di lì per caso come testimoni; nomina persino le amazzoni che tanto si sa fanno sempre la sua figura e si abbinano un po' con tutto...strano che non nomini Atlantide e gli UFO, ma questo avrebbe quasi potuto rendere interessante il volume.
A questo punto la noia era tale che ho iniziato a leggere righe a campione per pagina così ho capito che: le Amazzoni insegnano a Bella uno psicotrucco per comunicare con la mente con Edward, c'è uno, che è stato una sorta di genocida e che ora si sta redimendo attraverso una serie di sensi di colpa corposi, che è stato illuminato da Bella e probabilmente ora è sulla via della Santità, e i Volturi che li hanno attaccati si ritirano confusi perchè Bella è più powerplayer di loro e annulla i loro poteri...alla fine vissero felici e contenti, tranne i lettori che hanno l'assoluta certezza di aver lanciato dalla finestra manciate di ore che potevano essere impiegate più utilmente cercando di insegnare la "Traviata", tutta e tutti i personaggi, al carasside di casa.
In poche parole è un libro così inutile che non se ne può capire la portata se non leggendolo; non vale carta sulla quale è stato scritto...

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