lunedì 5 aprile 2010

Robbiano









Trattasi di una pieve matildica, facente parte di quel circuito di pievi voluto dalla Grancontessa all'interno dei suoi possedimenti, nella quale non è visibile il battistero; ignoro se il fonte battesimale interno alla pieve fungesse da battistero e se vi fosse a parte un edificio dedicato alla funzione che però oggi è scomparso. E' molto semplice negli interni e negli esterni, e per questo è particolarmente bella in quanto il baracco non l'ha mai adulterata.
L'interno, spoglio, presente di interesse i capitelli, alcune tracce della primieva decorazione pittorica e alcune statue devozionali forse secentesche.
Il complesso è di una certa imponenza, ben conservato e, grazie a un sistema, molto discreto e invisibile, di sensori anche ben illuminato.
Merita sicuramente una sosta.

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