giovedì 2 settembre 2010

Croydon e Canterbury - sesta parte






Per alcuni giorni abbiamo alloggiato a Croydon, ospiti a casa di un gentilissimo amico di uno dei miei compagni di viaggio. La sua casa ha il bidet; lo so che magari la cosa non vi interessa, ma avendo lui comprato casa là, e avendola messa posto, ha deciso di dotarla di questo meraviglioso sanitario sconosciuto oltre confine. Probabilmente vi interessa anche poco della peristalsi e delle sue conseguenze, ma sino a Croydon si è dovuto fare con la doccia; acqua e sapone continuano ad essere compagni indispensabili.

Dicevo. Croydon l'ho vista pochissimo, ma mi si dice che vi sia una torre con orologio bella e una aiuola, fiorita, chiamata Queen's Garden...per me questa tappa è stata utile per poter vedere altre cose a Londra, che i pochi giorni ad essa allocati non mi avrebbero permesso di vedere, e di visitare Canterbury. Ho scoperto che la pronuncia anglica, e quindi corretta, di Canterbury tende a mangiare un pezzo nel mezzo; un po' come per Edimburgh.

Il treno parte da Victoria Station ma l'indicazione del binario non era chiarissima, così ho chiesto ad almeno tre persone diverse, una volta a bordo ho scoperto che il treno si sarebbe diviso in due in itinere verso Canterbury; una metà sarebbe andata da una parte e l'altra metà dalla parte opposta. In Italia i treni non si dividono lungo la strada, anche perché la gente si sposterebbe nel vagone giusto solo all'ultimo momento, creando scene di panico, ingorghi e quant'altro. Su questo treno una voce registrata ripete sino alla nausea quali sono le destinazioni del treno e quale parte del treno va in una direzione e quale in un'altra; per sicurezza ho chiesto al controllore, temevo di aver capito male...invece ero nella parte giusta del treno. Lungo il viaggio c'era un papà che stava leggendo il primo volume di Harry Potter al figlioletto :)...dopo aver fatto i compiti di matematica.

Canterbury è cinta da mura romane, probabilmente ricostruite dai normanni dato che un loro maniero è in loco, e il centro della città è piccino e visitabile a piedi. Le vie del centro sono caratteristiche e si accede alla cattedrale attraverso un portale gotico, che separa la città dallo spazio verde nel quale la chiesa è inserita; anche se sospetto un rifacimento neo-gotico in alcune parti. L'ingresso è a pagamento, ovvio, e all'interno non sarebbe stato possibile fare foto, ma visto che tutti, turisti anglici compresi, fotografavano l'ho fatto anche io. Dell'originaria chiesa gotica restano alcune cose, ma dato che è andata a fuoco, sono molti anche i rimaneggiamenti successivi, che comunque si sono inseriti bene nel complesso e non turbano troppo. Oltre al castello, inserito in un parco con accesso gratuito, e la cattedrale, poco più avanti ci sono le rovine di St. Augustine Abbey, 4£ circa per visitare un complesso diruto e suggestivo, anche se non bello quanto Elgin o St.Andrews, e un museo piccolo ma molto interessante...una visita consigliata insomma, e St. Martin church.

St. Martin è un po' complicata da trovare perché le indicazioni ti abbandonano al tuo destino a circa un chilometro dalla meta, un po' come la maggior parte delle indicazioni angliche che ho incontrato in questo viaggio, ma dopo il carcere bisogna controllare a sinistra e appena si vede un ingresso ligneo, sovrastato da un timpano in legno, si è arrivati. L'interno è spoglio e disadorno, ma contiene una bella fonte battesimale, molto semplice, una statua di una regina, il cui nome mi sfugge, scolpita in epoca moderna ma ben fatta e poco altro. Essendo però immersa nel verde, con cimitero nei pressi, non pare neppure una chiesa cittadina. La chiesa è pulitissima, si entra accolti da odore di detergente e le superfici sono tirate a specchio; la donzella che era all'interno stava ripassando per la 60esima volta, a giudicare dalla brillantezza, alcune modanature lignee, probabilmente hanno preso una parrocchiana compulsiva per fare le pulizie, ma, d'altronde, fossi stato al suo posto avrei fatto lo stesso pulendo tutto sino allo sfinimento.

Questa cosa dei treni che si dividono mi è rimasta impressa.

Ho ancora due puntate e poi termino il resoconto delle mie vacanze :)

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