domenica 5 settembre 2010

Horsham - ultima parte






Con questo chiudo il resoconto vacanziero.
Il penultimo giorno mi sono recato a Horsham, una città che non dista molto da Crawley; l'ho inserita nel mio itinerario perché ho conosciuto, sul forum di impariamo, una persona che abita in quella città e, dato che ho conosciuto delle ottime persone tramite quel forum, visto che avevo del tempo a disposizione ho pensato di andare in visita.
Mi sono preventivamente accordato con questa persona e ci siamo visti nel pomeriggio davanti la stazione; il brit rail pass devo dire che ha svolto egregiamente la sua funzione ed è stato utilissimo.
Il centro di Horsham è decisamente più ampio di quello di Crawley, ma d'altronde anche il centro del mio paese lo è, e molto più bello. Vi sono molti edifici caratteristici, c'è un carfax, non famoso come quello di Oxford, ma molto bello; sostanzialmente è un incrocio ed è il centro cittadino, ci sono negozi, il mercato, vari bar...
L'area pedonale di Horsham è molto grande e comprende varie piazzette tranquille, chiuse da edifici antichi. La chiesa che ho visto, della quale però non ricordo il nome, è raggiungibile da una via le cui case sono l'equivalente locale di un nostro bene vincolato; datano, più o meno, dal 1400 in avanti e sono molto belle.
La chiesa è di fondazione normanna, ampiamente rimaneggiata nel corso del tempo, si mantiene un edificio molto suggestivo; così come suggestiva è la via della quale parlavo prima. C'è un edificio, in mattoni rossi, con le finestre i cui vetri sono inseriti in losanghe, e l'effetto generale è quella di una superficie quasi curva; la foto dell'edificio, per altro un po' irregolare in quanto nasce dalla fusione di due edifici più vecchi, è poco più sopra.
Il parco, molto ampio e splendidamente tenuto, è un posto molto tranquillo, allietato da un bel laghetto, ed è ampiamente utilizzato dalla cittadinanza; il verde non è solo privato, ma ci sono, quindi, anche ampi spazi di verde pubblico.
Il municipio è una struttura, pare, ottocentesca molto semplice e sobria che ben si inserisce nell'architettura della città.
Ho avuto, insomma, l'impressione di camminare in una città, pur peculiare, molto omogenea stilisticamente e senza interventi discutibili piazzati un po' a caso; la speculazione edilizia degli anni '70 avrà fatto i suoi danni anche lì, ma il centro è stato conservato molto bene, lasciandolo quindi vivibile e relegando gli interventi moderni nelle aree di espansione periferiche.
Una bella città, inoltre la mia guida, molto gentile, mi ha raccontato la storia del posto e mi ha offerto un caffè; qualcosa di caldo mi ci voleva, perché il cielo era plumbeo e c'era un po' freschino.
Ho anche conosciuto alcune persone, molto gentili, della locale comunità italiana.
E' stato un bel modo di chiudere le mie vacanze.

...Crawley ha continuato a farmi tristezza, tant'è che una volta tornato in albergo ho anche iniziato a leggere "midnight sun", del quale non parlerò. Mi spiace per Crawley perché probabilmente vista in un'altra disposizione di spirito mi avrebbe fatto una impressione non diversa da un piccolo centro della bassa parmense o piacentina; un bel paese tranquillo con poche cose da vedere, ma meritevole di una visita...se ci tornerò le darò un'altra possibilità.

Il rientro non è andato male, ho solo avuto un attimo di panico a Londra perché la mia fermata della metro era chiusa per lavori, così ho tentato di prendere un taxi, perché ignoravo dove si trovasse la fermata e la cartina di Londinium era chiusa nella valigia. Il tassista è stato molto gentile e mi ha detto dove potevo trovare la fermata...in compenso nel scendere dal taxi non ho guardato a destra e un furgone è passato di gran carriera; lassù qualcuno mi ama a momenti alterni :asd:
All'aeroporto di Parma, prima dei miei genitori coi quali mi ero accordato per farmi venire a prendere, sono stato accolto a braccia aperte dal caldo-umido padano felice di potermi abbracciare di nuovo; ho temuto di svenire lì...mi ero abituato presto ai cieli plumbei e al fresco, il giorno del mio ritorno a Parma ci facevano 37°, non c'era manco una nuvola, neppure piccola, in cielo neppure a cercarla col lanternino e l'asfalto rovente della pista non ha aiutato.
Questo è quanto, dalla settimana prossimo torno alla mia solita routine, anche col blog, e tornerò a visitare i dintorni, anche se ormai inizio a finire i luoghi che le province di Parma e Piacenza hanno da offrire; ma non mi preoccupo, ho pur sempre la Lombardia, appena di là dal Po', da esplorare...e nel male posso sempre spingermi più lontano :)

1 commento:

regina dei tucani ha detto...

come mi piacciono queste immagini inglesi, con casette di mattoni, edifici bassi, colori diversi, cieli plumbei...