mercoledì 24 novembre 2010

13 Novembre

Tutto questo parlare di "thanksgiving" mi ha fatto venire in mente che il 13 del mese prossimo è S. Lucia ("...la notte più lunga che ci sia" ). La Santa in questione è la martire siracusana il cui corpo si trova a Venezia; la salma è giunta alla Serenissima attraverso Bisanzio e la quarta crociata, poiché i bizantini la traslarono da Siracusa al Corno D'Oro. La storia, del suo martirio, si è svolta più o meno così: Lucia era promessa in sposa a un pagano, siamo tra III° e IV° secolo, ma avendo la madre, Eustichia, malata decide di andare insieme alla genitrice al sepolcro di S.Agata.  La Santa catanese appare a Lucia e le predice il patronato sulla città di Siracusa e le dice di non chiederle ciò che lei può fare da sola per sua madre. Eustichia guarisce, Lucia diventa cristiana, il suo promesso sposo la prende così bene che la denuncia come cristiana alle autorità che, dopo un processo, la decollano. L'episodio dello strappo degli occhi, pare sia una leggenda e il connubio con la vista sia da attribuire alla parentela del nome Lucia con lux. Nelle rappresentazione la Santa è raffigurata con la palma del martirio, il piatto con gli occhi e a volte con un pugnale in gola poiché secondo una tradizione sarebbe stata sgozzata e non decollata. Fatto sta che dalle mie parti la Santa, la notte del 12, porta doni ai bambini buoni che le scrivono una lettera, declamando la loro bontà, e chiedendo dei regali come ricompensa (ah! il caro "do ut des"); per provare questo devono andare a letto senza fare storie e dormire, perché se la Santa li trova svegli li acceca con la cenere. Ovviamente la Santa non si fa turlupinare (francesisimo) da quattro "saltafossi", perciò a volte lascia cose diverse da quelle che i bambini chiedono nella lettera perché sa se si sono o meno comportati bene come asseriscono, o millantano, nella lettera; in fondo si sa che le bugie hanno le gambe corte e il diavolo non fa i coperchi. Santa Lucia è un po' come Babbo Natale, ma arriva prima e c'era da prima che importassimo l'uomo in rosso (la tradizione di Lucia portatrice di doni sembra essere degli anni '30 del secolo XX°).

Negli anni ho sempre regalato qualcosa, di nascosto quando era piccolo e credeva alla Santa, scopertamente quando ha smesso di credere a Lucia, a mio nipote; adesso però è un po' grande per ricadere sotto il patronato della festa di S.Lucia che dalle mie parti si occupa di bimbi piccini... dovrò decidere se continuare o meno.

3 commenti:

Artemis Hannover ha detto...

Io ti direi continua... Sai benissimo la mia età ma a me rimane ancora nel cuore la tradizione dei doni di Santa Lucia. I miei genitori non hanno smesso di regalarci qualcosa perchè eravamo cresciuti, hanno smesso molto più tardi per mancanza di disponibilità economica... Anche una cavolata, messa in bella vista al mattino presto, è un pensiero che scalda il cuore! :)

Polideuce ha detto...

Infatti al momento mi sento più portato per il prendergli qualcosa; mi è sempre piaciuta questa cosa di S.Lucia, sia riceverla che farla :)

Samara ha detto...

anch'io voto per proseguire la tradizione :-)
un pensierino sara' sempre gradito :-)