giovedì 30 dicembre 2010

Piacenza

Mi sono recato molte volte a Piacenza e continuerò ad andarvi perché la città riserva molte sorprese. Innanzi tutto il Palazzo Farnese, incompiuto e che presenta resti della vecchia rocca Viscontea, ospita un bellissimo museo nel quale è possibile ammirare, oltre a un bellissimo ciclo di affreschi su Santa Caterina di Alessandria (santa inventata probabilmente sulla vicenda di Ipazia) di una chiesa piacentina che ora non c'è più, un tondo del Botticelli meraviglioso e il celeberrimo fegato bronzeo di Piacenza, strumento etrusco per la divinazione. Le innumerevoli chiese di Piacenza; il bellissimo duomo nella cui cripta, oltre a una serie eterogenea, come era costume, di capitelli lapidei, si può ammirare una fonte battesimale ricoperta da un fregio ligneo quattrocentesco; la commistione di stili di Sant'Antonino, romanico, barocco, neogotico, affreschi quattrocenteschi...; San Savino con i suoi bellissimo mosaici altomedioevali, che ricordano quelli della cripta della chiesa di Bobbio, per altro bellissima anch'essa, presenti sia in cripta che nella chiesa, i suoi intricati capitelli e un Cristo ligneo trionfante sulla morte; e poi ogni volta entro in una qualche chiesa "nuova" che non avevo mai visto prima, a volte semplici e disadorne, altre volte ricoperte di stucchi e stupori barocchi.
Al momento credo di aver visto solo una decina di chiese, ma ce ne sono molte di più da vedere e non ho ancora visto alcuni musei e alcuni palazzi cittadini mancano all'appello; aspettatevi altre foto di Piacenza poiché la città è ricca ed è vicina e quando non ho voglia di fare troppa strada mi basta spingermi sino alla Primogenita


Duomo



San Savino



Sant'Antonino


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