martedì 12 aprile 2011

A corto

Oggi sono completamente a corto di argomenti; è raro che mi capiti una cosa del genere, perché di solito ho sempre un argomento di conversazione col quale tediare il mio prossimo.
Non è la prima volta che mi ritrovo a corto di argomenti, ma in genere mi basta poco per trovare qualcosa della quale scrivere: un episodio di storia locale, vita familiare, una "tirata" depressevole da tenda di broccato , oppure narro una delle innumerevoli figure imbarazzanti fatte nel tempo... questa volta invece non ho nulla da dire; mi pare di essere più vuoto del cranio di Vento.
Non ho smesso di fare figure imbarazzanti, continuo allegramente a farne, ma non me ne vengono in mente di carine.
Potrei commentare alcune notizie di attualità, ma vorrei mantenere il linguaggio di questo blog moderatamente pulito e il turpiloquio non è un buon modo per mantenere questa politica.
Mi spiace anche non scrivere nulla; non perché senta l'obbligo morale a scrivere qualcosa, ma perché scrivere qui mi serve come diversivo dal mio lavoro e distrarsi ogni tanto fa bene.
La mia maestra delle elementari ci diceva sempre che dovevamo pensare almeno dieci volte prima di aprire bocca e poi pensare almeno un'altra volta sull'utilità di quanto stiamo per dire; fortunatamente non ha mai parlato di "intelligenza" altrimenti potevamo starcene tutti zitti che, in fondo, credo fosse quello al quale puntava.
Complice anche la primavere la svogliatezza si estende sulla mia esistenza; ho poca voglia di fare.

Mah... comunque domenica pensavo di andare in quel di Castellarano, perciò se sono in forma metterò un resoconto di una gita fuori porta seria.
L'aspetto positivo della scampagnata in bicicletta di domenica è stato che ho avuto conferma della posizione del la Gallinella, mi è stato anche detto che si può andare a vedere i cumuli di sassi, per cui questa estate, quando sarò a casa, potrei attrezzarmi in modo adeguato e andare.
Questo inutile post va a fare compagni agli altri.

ah! 'petta che salviamo il post in zona Cesarini.
Domenica, di ritorno da quel di Pontegrosso, mi sono fermato, doverosamente, in libreria.
Ho comprato un libro, e questa non è una novità, del resto ne ho presi tre anche oggi usufruendo dei miei 27€ di sconto, e ho assistito a una scena che... lascerò a voi giudicare.
E' entrata una coppia, madre e figlio, quest'ultimo avrà avuto almeno trent'anni, il quale ha iniziato a curiosare nei libri e ho sentito la madre dirgli:
"guarda che hai detto due minuti che, ti ricordo, sono fatti da 120 secondi", dopo un poco gli dice: "hai fatto? hai finito?" e lui: "un attimo...".
Pareva che la signora avesse l'allergia ai libri di Edina Monsoon

2 commenti:

regina dei Tucani ha detto...

Conosci la Zona Cesarini?? :DDDDD

Polideuce ha detto...

I miei insegnanti del toschi la nominavano spesso e allora mi sono informato, ma la mia e' una conoscenza più di fama che altro : asd: