lunedì 27 giugno 2011

Tenda

Adesso mi aggrappo a una tenda con tutto il mio peso, con la speranza che i tasselli reggano, anche se al momento non mi importa molto di sbattere le chiappe per terra.
Sappiate che questo minaccia di essere un post di lamentele e lagnanze furenti, potrei divenire insopportabile persino a me; perciò fate dell'altro.
Stasera ho fatto alcune prove di colore e ho fatto una desolante scoperta.
Il disegno non è migliorato, ma del resto manco me lo aspettavo, dato che l'ultima mia creatura risale all'anno scorso, se tutto va bene; è da un po' che riesco a fare una creatura l'anno o ogni due anni... non posso certo pretendere con questa frequenza che la mia mano sia migliorata nel frattempo.
Ho sempre fatto però affidamento su una costante; l'acquerello.
Non che io la padroneggi, intendiamoci, ricordo che in fondo il mio talento è sempre stato modesto, ma ne avevo una mia interpretazione che ha sempre svolto egregiamente il suo compito.
L'acquerello non è più una costante. Non la sento più una tecnica mia e non so neppure se voglio mettermi a dietro a imparare una tecnica nuova, o a rispolverare qualcosa di usato in passato; al momento ho solo voglia di buttarmi a letto e cercare di dimenticare questa brutta scoperta, raccontarmi un sacco di fesserie e restare nell'illusione di poter di nuovo dipingere.
La faccenda invece è grave.
Non so neppure se, tutto sommato, possa anche valerne la pena di riprendere a disegnare seriamente.
E' come se qualcosa si fosse rotto, ma non so cosa e non so come aggiustarlo; potrebbe essere un ottimo momento per trasferirmi su uno scoglio dimenticato da tutti, o per trovare, finalmente, la colonna della mia vita e fare lo stilita.
Le cose sono cambiate e non so se in questo nuovo ordine c'è spazio per il disegno.
A furia di guardare ogni cosa dall'esterno, temo di aver finito per guardare persino me stesso da una qualche altezza a me imponderabile.
Sono davvero più povero, mi sono perso da qualche parte e neppure me ne sono accorto.
Bene; devo capire dove sono e cosa fare per mutare le cose, del resto l'unica cosa della quale ho il controllo è la mia persona.

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