martedì 13 settembre 2011

Chi cerca...

Chissà quante volte saranno comparse nei blog le raccolte delle chiavi di ricerca; in questo, sinora, non hanno mai fatto la loro comparsa ma, come nelle migliori tradizioni delle puntate di fine serie, o di grande crisi di idee, vi propongo un raccolta delle "chiavi di ricerca" che hanno condotto a questi lidi, magari anche solo come sito segnalato dal motore di ricerca, gli impavidi cercatori.
Se mai dovessi darmi alla riedizioni di vecchi post, con l'aggiunta di frasi eliminate, nuovi segni di punteggiatura e una nuova formattazione aggiunta in post produzione, vorrà dire che ho iniziato a scrivere sceneggiature per la televisione o per Hollywood.

"frasi con r moscia"
Questa ricorre spesso. Io non ti conosco, io non so chi sei, tanto per citare Mina, ma se riesci a scrivere con la erre moscia hai tutta la mia ammirazione; è difficilissimo stabilire da uno scritto se una persona ha o meno la erre moscia :asd:

"ca sana calestano"; questa mi lascia un po' perplesso

"heidi san genesio"; quando sono andato Heidi non c'era, ma forse era fuori con Nebbia

"ho voltato gallone"...e quel giorno non avevi proprio nulla da fare

"romanzo il borgo e piccolo la gente mormora di lo disse?"; in fondo google è un po' come la Pizia e se poni la domanda gentilmente risponde persino

"solette vaghismo"; non sono sicuro che in architettura esista un emulo dell'immortale maestro Antonio Pierfederici della Corte che con il suo capolavoro, "film vago" ha iniziato questa corrente artistica di difficile definizione

"anglicoma"; che presumo essere un parente sassone del glaucoma

"echimosi da piattole"; non ci sono parole... sul serio, non ne ho

"rottamazione ponte taro"; danno anche gli incentivi? Potremmo prenderne uno che consuma meno...

Purtroppo ho perso tutte quelle degli anni scorsi.

Ieri sera ho preso in seria considerazione, tanto per cambiare argomento e dare un senso a questa manciata di dati, l'abbandono del libro "l'abitudine al sangue"; la voglia di leggerlo è evaporata divenendo parte dell'umidità circostante. Sarà anche scritto bene, ma ne ho voglia io di leggere la storia di questo individuo che si aggrappa alle tende, lamentando complotti e del fatto che papà non gli vuol bene? Magari migliora più avanti, ma mi interessa proprio saperlo? Cercherò delle interviste, se ci sono, all'autrice ma se ho bisogno di ricorrere a questo espediente, vuol dire che, malgrado la mia fisima per Bisanzio, questo volume, che poteva benissimo essere ambientato da tutt'altra parte, non fa per me.

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