mercoledì 14 settembre 2011

Eppur non ho mangiato pesante

Ieri sera mi sono tenuto leggero a cena e infatti stanotte non ho sognato il seguito di "Patate da Marte contro i vampiri", con colonna sonora dei Cugini di Campagna, sogno fatto qualche tempo fa e che ancora ricordo e dal quale si potrebbe quasi trarre un racconto.
Ho sognato di abitare nella vecchia casa che aveva, attaccato al corridoio di ingresso, un budello per ripostiglio; un imbarazzante locale largo un metro e lungo cinque metri, usato per stiparci di tutto.
Nel sogno avrei dovuto portare dei fogli, per conto di mio padre, a un cliente di Parma e così, in corridoio, ho sellato il cavallo e mentre stavo per chiudere la porta di casa, mi stavo anche chiedendo come avrei fatto a far scendere all'equino tre piani di scale dato che in ascensore non c'entrava, ricevo una telefonata dal cliente; mentre rientro in casa e faccio cenno al cavallo di entrare, vado a rispondere all'apparecchio, che era situato nell'angolo più lontano dello sgabuzzino, e intanto guardo il cavallo che mi attende sull'uscio di casa... d'altronde gli avevo detto di entrare e di non stare sull'uscio; che cavallo ubbidiente.
Mentre parlo con il cliente noto che sono le 20:00 e sono un po' preoccupato perché alla sera sarei dovuto andare a Reggio Emilia e non volevo far fare le ore piccole al cavallo, così mi vengono in mente due cose: ma se andassi in macchina? se i fogli li invio per fax? Però avevo già preparato il cavallo e lui si aspettava di uscire, non potevo deluderlo così.

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