giovedì 29 settembre 2011

I giorni della settimana

Non mi sono dimenticato del blog, non lascerò che questa povera creatura patisca la fame, ma ho avuto un periodo lavorativo intenso; ne sono contento, se si lavora a volte, anche se non è scontata la cosa, si prende anche lo stipendio regolarmente, ma questo mi ha lasciato poco tempo per il blog... e tantissima stizza in compenso.
Tutto questo nervoso mi ha fatto notare alcune costanti nell'andamento umorale della mia settimana e visto che al momento ne ho pieni gli zebedei di correre a dietro alle più disparate cose, dato che non posso neppure uscire per quindici minuti visto che mi hanno lasciato da per me, ve ne rendo partecipi.

Lunedì
Al lunedì il cervello è in sciopero generale o chiuso per ferie, comunque sia i neuroni non funzionano e devo fare con il neurone che è rimasto a lavorare in quanto viene comunque erogato un servizio minimo sindacale.
Il risultato è che al lunedì dormirei anche sulla tastiera e non riesco a entrare a regime; questo vuol dire che produco un po' meno del solito e i riflessi sono un po' più addormentati... se poi capita ch'io veda anche la Cosa al mattino, allora la catastrofe d'inizio settimana s'è già parzialmente avverata.

Martedì
Oltre a odiare, ed esserne per questo ricambiato cortesemente, il martedì, in questo giorno sono anche generalmente demoralizzato e depresso; è il giorno migliore per essere una lagna insomma ed io non mi tiro indietro.
L'unica cosa che spero, al mattino destandomi, è che il martedì finisca senza problemi insormontabili e senza vedere la Cosa; quando mi corico sono però, più o meno, depresso esattamente come quando mi levo.
Detesto il martedì.

Mercoledì
E' il giorno nel quale il mio umore è buono, ho anche voglia di lavorare e sono più propositivo. Credo sia il giorno migliore della settimana.

Giovedì
Mi girano talmente tanto gli zebedei che potrei prendere quota; sono stizzito, nervoso e a volte persino iracondo.
Il giovedì dovrei munirmi di un cartello che recita "girare al largo e se ti capita impiccati". Ovviamente devo contenermi sul lavoro, anche quando avrei voglia di mozzicare la scrivania, ma se si potesse ricavare energia elettrica dal nervoso al giovedì potrei alimentare il condominio.

Venerdì
L'aggettivo giusto per descrivere la mia condizione alle 19:00 del venerdì, circa... quarto d'ora in più o mezz'ora in più, è "camolito".
Mi sento indebolito dal continuo lavorio di erosione compiuto dalle camole (tarli), per cui vado a casa trascinandomi, completamente svuotato di energie.
A volte, ma non spesso, ho anche voglia di uscire alla sera per non stare a pensare alla settimana lavorativa.

Sabato
Se non mi si fanno girare vorticosamente gli ammenicoli, perché ogni occasione può essere buona per entrare a contatto con scemenze plateali o comportamenti irritanti, il sabato è il giorno nel quale mi ricarico; sono più sereno e rilassato.

Domenica
In genere la domenica mattina sono pieno di energie; vado a fare gite fuori porta anche lontano, pulisco e metto in ordine... sono attivissimo.
Nel pomeriggio, invece, ho un crollo e divento una sorta di ameba con pochissima voglia di fare alcunché... e in genere mi metto a leggere. La cosa poi mi infastidisce perché mi pare di buttare via la giornata.

Ovviamente ogni singola mattina della settimana lavorativa, così come alla sera, faccio mente locale su cosa sto facendo al lavoro, di cosa mi sto occupando, chi devo sentire e via discorrendo.
Alle volte sogno anche di lavorare e la cosa mi manda in bestia, perché lavoro già a sufficienza da sveglio e non c'è motivo di farlo anche quando dormo.

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