venerdì 1 marzo 2013

Vacanze... non se ne parla

Di sicuro per quest'anno non andrò da nessuna parte ed è probabile che anche l'anno nuovo sarà così; se mi ritrovo a spasso, dovrò attendere prima di trovare qualcosa da fare e poi ancora un po' di tempo per avere la disponibilità economica per fare un viaggio.
In questi momenti di crisi mi viene in mente tutta una selva di posti da vedere e pianifico itinerari lunghissimi che richiedono: una vita di rendita, qualche mese di ferie a disposizione e un po' di intraprendenza.
Bisogna anche fare i conti con Atropo che qui il tempo è prezioso e il suo ammontare è indefinito.
Attualmente sono affascinato dall'idea di compiere un viaggio in Macedonia, Georgia e Armenia.
Ovviamente non ho dimenticato la Grecia, né un itinerario che mi condurrebbe a spasso per l'ex Impero Romano d'Oriente.
Le mie suggestioni da vagabondo attingono sempre al medesimo bacino culturale; è sempre l'area ortodossa, erede, in un modo peculiare proprio e con interpretazioni uniche, di Bisanzio che esercita un grande fascino su di me.
Il tutto deriva dalla mitologia, dalla fascinazione per quanto è greco, arte, mitologia, filosofia e religione, e per quanto di greco si può ritrovare altrove sin dove la sua influenza si è spinta.
Bhè; per un po' i miei viaggi avverranno attraverso pagine cartacee, o manciate di bit, perché dubito che  potrò lasciare presto gli aviti colli e Lari di qua; del resto posso sempre andare in quel di Cabriolo a vedere gli affreschi della chiesa per crogiolarmi in una lieve aria di oriente bizantino, o spostarmi su qualche collina vicina, Pietranera o Marzano, per elevare lo spirito come se avessi raggiunto chissà quale meta lontana.
I libri restano compagni fedeli e preziosi, sono come vecchi amici, sempre capaci di sorprenderti o di cullarti su emozioni antiche che torni ad assaporare con piacere ogni volta e poi, quando la lettura è accompagnata dall'ascolto della musica adatta, leggere diventa un esperienza che ha del mistico.
"Bastan poche briciole, lo stretto indispensabile"; Baloo, anche nella versione cartone animato, aveva decisamente ragione.

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