lunedì 8 aprile 2013

Ingranaggio

E' lunedì, perciò attenti a voi; il lunedì è un pessimo giorno, per chiunque, ed io non faccio eccezione... specie se la depressione domenicale è stata rimandata al giorno seguente, ovvero oggi.
Vedrò di saltare tutto l'armamentario relativo all'esposizione della mia depressione cosmica, tanto ormai chiunque mi legge può recitarla a soggetto, per passare a una nuova dichiarazione di intenti; chissà se avrà o meno un seguito.
Premessa: allo stato attuale, ormai da un po' di tempo devo dire, ho l'impressione che la mia esistenza sia, per andare direttamente al punto, inutile... di girare come un ingranaggio senza alcuno scopo o funzione.
No; non tenterò di sostituirmi ad Atropo... ci tengo a restare qua il più a lungo possibile... grazie, ma mi piacerebbe trovare anche un senso a questa permanenza.
Al momento ho due opzioni:
1) un senso non c'è e allora, magari, uno se lo inventa;
2) esiste un senso ma gioca a nascondino e non vuole farsi trovare.
Che poi l'opzione uno non è così brutta; vuol poter dire, anche, che un senso ce lo dobbiamo dare da soli e la cosa, per quanto possa essere difficile, non è priva di interesse.
Del resto l'autogestione ha un suo fascino.
Parto dal presupposto che il Cosmo ha un gran senso dell'umorismo e che esiste un ordine superiore impartito da una Entità immanente e trascendente al contempo; affermazione fatta per esperienza personale, ma assolutamente priva di alcun tipo di riscontro oggettivo... insomma è la mia opinione.
Il fatto che mi paia di non approdare a nulla, quando in realtà è così :asd:, è dovuto al fatto che non sto facendo nulla che mi paia meritevole di essere compiuto.
Davvero; a me che frega di risolvere i problemi di gente ricca affinché diventi ancora più ricca? affinché possa speculare su chiunque e rovinare il paesaggio?
Non mi sento Superman e non ambisco a salvare il mondo, a far progredire il genere umano o a scoprire la cura contro la stupidità; mi accontento anche di qualcosa di meno, come ad esempio la scoperta di non essere solo un meccanismo complicato per trasformare l'ossigeno in anidride carbonica.
Se avessi idee diverse e magari un'intelligenza più acuta, se fossi un po' più sveglio insomma, probabilmente, avrei avuto una carriera come prete/frate/filosofo; purtroppo sono meno sveglio di quanto mi piaccia pensare di me e i neuroni fanno quello che possono; senza contare che la pagnotta bisogna pur portarla a casa, visto che non vivrò mai di rendita, e quindi la mia vita contemplativa è limitata alla sola domenica.
Alla sera non ho i neuroni abbastanza in forma per qualcosa di troppo complicato e quindi le probabilità di pervenire al senso della vita, l'universo e tutto quanto, in pantofole sono un po' rade; la domenica mi deprimo... il che è sicuramente un passo avanti, ma se mi deprimo e basta non approdo certo una risposta soddisfacente.
Non è per sport che ogni tanto sono preda dello spirito dell'eremo; la vita contemplativa, pur non essendo per nulla superiore alla vita attiva, tanto per usare vecchie categorie, aiuta a mettere le cose in prospettiva, ad ampliare lo sguardo.
Ecco quindi che ho deciso di scrivere la mia vita; paura?
Non temete non verrà MAI pubblicata.
Primo perché io non so scrivere; sono facile preda di pedanteria, pesantezza o, qualora la voglia sia nulla, di estrema sintesi; roba da elenco puntato.
Secondo perché non interesserebbe a nessuno; a dirla tutta, manco a me interessa più di tanto, ma è come studiare un qualche evento complicato.
Fare uno schema, prendere appunti, mettendo insieme i pezzi, in genere è di aiuto a comprendere meglio l'evento che si sta studiando; quindi se voglio comprendere meglio la mia esistenza potrebbe essere di aiuto fare uno schema.
Se mi va bene trovo un senso alla mia esistenza, o comunque un'indicazione generale sul percorso da seguire; nel male scoprirò un complotto ordito da me a miei danni il che, per quanto ridicolo e risibile, è pur sempre una scoperta.
Mo' vediamo dove approdo.


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