mercoledì 22 maggio 2013

"An english fandango"

Devo parlarne qua perché anobii non prende questo genere di e-book; non chiedetemi perché... non lo so.
Il libro, "An english fandango" l'ho iniziato qualche giorno prima di partire per Lipsia e l'ho finito mentre ero in Germania.
Il libro è scritto bene e si legge molto rapidamente, il registro utilizzato, pur con alcune peculiarità, non è troppo complesso persino per la mia conoscenza ridotta di questa lingua.
Il ritmo è sostenuto e le pagine scorrono senza fatica, mentre si segue la protagonista nel suo adattarsi a un paese e a una lingua del tutto nuovi.
Gli episodi sono sempre raccontati in modo leggero, non privo di ironia e la lettura procede spedita e fa sorridere più di una volta.
Lo sguardo riservato al mondo sconosciuto che l'autrice si trova davanti, è quello di qualcuno disposto ad imparare e "fare come i romani, quando a Roma"; nessuna pretesa di superiorità culturale o altro.
Ho molto apprezzato anche il candore che l'autrice ha nel raccontare sé stessa e le sue potenzialità e come scoprire certe cose sia stata una sorpresa anche per lei; non voglio spoilerare troppo, perché vale la pena di leggerselo per proprio conto.
Mi spiace sia durato poco e spero che l'autrice abbia in programma di parlare sia dell'esperienza in Francia che di quella in Italia.
L'autrice ha un blog, Status Viatoris, che seguo da un po' di tempo.
In attesa dei, spero, seguiti, non posso far altro che raccomandarne la lettura; a me è piaciuto.

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