domenica 28 luglio 2013

uhm...

Avete presente quei momenti nei quali il cervello, per una ragione qualsiasi, erge lo stendardo "troppo sbatti" e ci si ritrova a languire nella più assoluta, e assolata dato il clima, pigrizia?
Ecco; in questi giorni sono così.
Leggo anche il giornale e quindi ho anche modo di trovare inesauribili fonti di indignazione, ma eviterò di parlare di quella cosa che in Italia si chiama politica, ma il cui vero nome è "vaudeville", perché "avanspettacolo" mi pare persin troppo forbito; ma l'estate asfalta le mie capacità cognitive.
Avevo anche un'idea per una creatura; affogata in un mare di sudore, se ne sono perse le tracce.
Sto leggendo un libro che langue e si trascina; mi piace e mi coinvolge persino, ma riesco a leggerne solo poche pagine per volta, perché i neuroni non collaborano e non capisco quello che leggo.
Il caldo mi devasta.
Certo i presocratrici, affrontati nel modo con cui vengono trattati dall'autore del libro, non sono un soggetto facile, ma trovo difficile anche leggere romanzi di grande ignoranza e racconti brevi di disarmante semplicità.
Avete presente quando leggete una pagina e alla fine della frase vi rendente conto di non avere capito una beneamata di quanto appena letto?
Ecco; il più delle volte è così.
Oggi poi è anche peggio del solito.
Dovrei andare in estivazione, oppure invertire i cicli e col caldo lavorare e vivere durante la notte e svenire di giorno, magari in un qualche luogo fresco, come una cantina, in attesa che il sole scompaia all'orizzonte.


Nessun commento: