lunedì 4 novembre 2013

I conti che non tornano

Come sempre del resto.
Stasera mi sono fatto due conti in tasca, anche perché, date le ultime notizie, era doveroso fare un conto generale anche per farmi un'idea per i tempi futuri.
Innanzi tutto il primo anno nel quale andrò a vivere da solo, sarà durissima; facendo un rapido calcolo, a sboccio, potrei riuscire a restare con un ben "niente", o poco più (un lieve margine pro-emergenze mi rimarrà) al mese.
Dal secondo anno riesco anche a mettere via qualcosa; questo vuol dire che dovrò disdire completamente Lipsia per l'anno che verrà e riparlarne nel 2015.
A fronte delle non rosee previsione, devo per forza di cosa operare alcuni tagli e Lipsia, per quanto a malincuore, è la prima a cadere.
In secondo luogo verranno tagliate tutte le cene fuori; non che quest'anno sia andato a cena fuori tutte le sere, tutt'altro, ci sarò andato una o due volte al mese, ma già da quest'anno via anche quelle.
Limatura generosa anche alle uscite, meglio se ridotte a zero, seppure non vi riuscirò, e dovrei non acquistare libri per almeno un anno; del resto ho buone riserve di lettura.
Magari l'anno nuovo non sarà così terrificante, ma nel dubbio eviterò di andare a Lipsia; i conti mi dicono che non posso permettermelo.
Preferisco prevedere il peggio e sperare in meglio.

Riesco a preservare Lipsia; sarà la mia vacanza e sarà così anche il 2015...
Brutta roba l'essere senza soldi.

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