martedì 4 febbraio 2014

Sogni

Facebook è una landa popolata, oltre che da altre cose, anche da test che possono appiopparti la qualunque; animali, insetti, sanpietrini, zuppe e via dicendo.
L'aspetto simpatico è nella motivazione per la quale sei stato abbinato al porfido, piuttosto che all'azul macaubas, o la zuppa di ceci invece di quella di lenticchie.
Ieri ne ho fatto uno, che probabilmente è andato a smuovere qualcosa tra le mie sinapsi, per il quale io sarei dotato di crudeltà latente, doppia personalità, difficoltà ad integrarmi e predisposizione alla violenza; un amore.
Probabilmente vi andrebbe aggiunta anche megalomania q.b.
Stanotte ho sognato che, novello Merlino ("Excalibur") e come lui abbigliato, calotta compresa, mi sono recato al solito posto e, alzando le mani, ho frantumato i vetri sulla strada; indi, fluttuando e accompagnato da fulmini vari, come in "Grosso guaio a Chinatown", ho percorso i corridoi, devastandoli, limitandomi alle sole parti comuni perché non mi piace coinvolgere degli innocenti nei miei deliri distruttivi, sino ad arrivare al loculo.
Demolizione di tutti i vetri, plafoniere, neons ed esplosioni, usando sempre tanti fulmini che mi piacciano assai, di pcs; di fronte all'oggetto delle mi ire si è svolta una scena simile al finale di "Indiana Jones e l'ultima crociata", ma coi fulmini al posto del Sacro Graal... ho persin sentito odore di strinato.
Una scena del genere, normalmente, se vista al cinema mi regalerebbe incubi per un bel po' di tempo, ma in sogno non mi ha per nulla disturbato.
Un sogno similare lo feci un botto di anni fa; davo sempre fuoco alla gente coi fulmini, ma avevo qualcuno che li lanciava con la telecinesi.
E' chiaro che sono un po' megalomane; forse anche più di un po'... mah...
Il sogno, comunque, mi è piaciuto tanto che stamane ho fatto il bis; questa volta io non ero sul pasto e faceva tutto un bellissimo fulmine globulare.
Dio, nella sua infinita saggezza, mi ha privato del dono di usare i fulmini; sono anche una persona molto simpatica, non nel senso che sono l'anima della festa, ma che simpatizzo facilmente con le persone che mi stanno intorno, sia che io li sopporti o li detesti, in più ho anche una coscienza più che ingombrante, e questo mi porta a provare persino le loro sofferenze... avrei avuto una mostruosa collezione di sensi di colpa; probabilmente ne sarebbe bastato uno solo per indurmi a farmi fuori.


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